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    Dettagli della ricerca

  • Categoria:
  • Svolta da: Amelita Laurenza
  • Luogo: GreenSwitch
  • Data: 10 Giugno 2017

    Informazioni di contatto

  • Zona Industriale Località Macchia 75013 Ferrandina Matera
  • Centralino Tel +39 0835 1795300
  • amministrazione@greenswitch.it

Moderni metodi di sintesi per materiali innovativi ottenuti da risorse rinnovabili

Gli obiettivi principali di questo lavoro di tesi, condotto in collaborazione con l’azienda Greenswitch S.r.l., sono stati la messa a punto della sintesi di un biopoliolo, attraverso la metanolisi dell’olio di soia epossidato (ESO) in flusso continuo e la sintesi di un biopoliuretano da poter utilizzare nella tecnica del digital doming. La crescente attenzione rivolta alla sintesi di prodotti bio-based e a tecniche di sintesi ecosostenibili deriva dalla consapevolezza che le materie prime fossili sono una risorsa ormai in esaurimento. L’estrazione di grandi quantitativi di petrolio e gas naturale ha portato, negli anni, ad un notevole aumento dei prezzi delle materie prime fossili nonché ad un forte aumento della concentrazione media di biossido di carbonio nell’atmosfera che, nel 2016, ha raggiunto il record, oltrepassando la concentrazione critica di 400 ppm. È in questo contesto che è nata l’idea alla base di questo lavoro nel quale, oltre che alla sintesi di prodotti bio-based è stata posta l’attenzione sulla tecnica di sintesi in flusso continuo in quanto diversi studi di letteratura hanno dimostrato come quest’ultima sia un processo più ecosostenibile ed in grado di apportare una serie di vantaggi al processo sintetico. Nel caso specifico di questo lavoro di tesi è stato studiato prima di tutto il processo di metanolisi dell’olio di soia epossidato, confrontando sempre la metodica in batch con quella in flusso continuo. Rispetto alla reazione condotta in modalità batch, già nota in letteratura, è stato evidenziato che è possibile sia ridurre i tempi di reazione da 30 min a 2 min, con enormi vantaggi dal punto di vista del consumo di energia, sia ottenere un prodotto di qualità migliore essendo eliminata la reazione collaterale di transesterificazione. In più, per migliorare l’efficienza del processo sia in termini di costi che di eco-sostenibilità, è stato mostrato che, con una durata di reazione di 30 min è possibile ridurre la quantità di catalizzatore HBF4 (passando dall’ 1% allo 0.1% w/w rispetto all’ESO) e di metanolo (passando da un rapporto ossidrili/epossido pari ad 11 ad un rapporto pari a 2).

Successivamente, il biopoliolo prodotto è stato utilizzato per la sintesi di un innovativo biopoliuretano, per la prima volta applicato alla tecnica del digital doming, utilizzando un catalizzatore a base di zinco (Bis(2-etilesanoato) di zinco), più ecocompatibile rispetto ai catalizzatori comunemente utilizzati. Le proprietà chimiche-fisico (Tg, WCA e densità) e la morfologia superficiale del nuovo prodotto dimostrano che questo poliuretano bio-based può competere favorevolmente con analoghi petrolchimici in applicazioni quali il doming, aprendo la strada alla sostituzione di materiali di origine fossile.